Michele Miragoli

michele miragoli

Michele Miragoli è Professore Associato nel settore Scienze Tecniche Mediche Applicate presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Michele Miragoli ha un ricco background accademico e professionale nel campo delle tecnologie mediche applicate allo studio delle aritmie cardiache.

Con una laurea magistrale in Biologia Generale conseguita presso l’Università di Parma, ha successivamente completato un dottorato in Fisiopatologia Sistemica, approfondendo l’ambito dell’iniziazione e propagazione degli impulsi nel tessuto cardiaco.

La sua carriera accademica ha continuato a crescere, conducendo ricerche e contributi significativi in prestigiosi istituti di ricerca in tutto il mondo. Dal 2003 al 2008, ha svolto il ruolo di Ricercatore Postdoc presso l’Istituto di Fisiologia dell’Università di Berna, in Svizzera, sotto la guida del Prof. Stephan Rohr. Durante questo periodo, ha contribuito alla comprensione dei meccanismi delle aritmie cardiache. Dal 2008 al 2011, Michele Miragoli ha ricoperto il ruolo di Ricercatore presso l’Imperial College di Londra, Regno Unito, all’interno del National Heart and Lung Institute, focalizzandosi sui meccanismi microscopici delle funzioni cardiache. Nel 2012, ha assunto il ruolo di Junior Group Leader in Nanofisiologia Cardiaca presso l’Humanitas Clinical and Research Center a Rozzano (MI), Italia e Ricercatore presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Universitò di Parma.

Le sue competenze e la sua passione per la ricerca lo hanno portato a ottenere importanti riconoscimenti, tra cui il Rector Awards dell’Imperial College di Londra nel 2011 e il premio come Giovane Ricercatore dall’Associazione Italiana di Ricerca Cardiovascolare Svizzera nel 2008 e italiana nel 2009.

Le linee di ricerca spaziano dal contributo dell’inquinamento atmosferico alle aritmie, alla nanomedicina e nanotossicologia cardiovascolare.

In MAMELI, Michele Miragoli supervisiona le analisi delle risposte cardiovascolari ai fattori dell’esposoma.